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Irpini della Capitale, Picariello: mantenere il legame con la nostra terra, valorizzandone cultura e risorse

“Il nostro obiettivo è mettere in rete persone ed energie ed essere ambasciatori dell’Irpinia a Roma, nel Lazio e nel mondo”. Ad affermarlo è Antonella Picariello, vicepresidente e responsabile degli eventi e delle relazioni istituzionali dell’associazione Irpini della Capitale.

Come è nata questa avventura?

“E’ nata nell’estate del 2019, riprendendo e rilanciando un’esperienza preesistente. A spingerci è l’amore per la nostra terra, il desiderio di mantenere vivo e saldo il legame con essa, ma anche la volontà di valorizzare cultura, tradizioni ed eccellenze del territorio. Il presidente del sodalizio è Vincenzo Castaldo”.

Quali iniziative avete messo in campo sino ad oggi?

“Ci siamo mossi a 360 gradi. Ad ottobre è andata in scena la campagna plastic-free: una giornata di raccolta dei rifiuti abbandonati nelle aree verdi di Montevergine, in collaborazione con i comuni di Mercogliano, Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte e l’Ente Parco del Partenio. Il 6 gennaio, invece, con l’Epifania solidale abbiamo donato al reparto di Pediatria dell’Ospedale Moscati 9 tablet e 20 coperte e cercato di portare, in un giorno di festa, un po’ di allegria ai bambini ricoverati. A fine gennaio, al Carcere borbonico, alla presenza dell’autore, si è tenuta la presentazione del libro “Il Caso Kaufmann” di Giovanni Grasso, consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione. Un romanzo, ispirato ad una storia vera, che racconta di un amore proibito tra un commerciante ebreo ed una giovane tedesca, nella Germania degli anni Trenta di Hitler”.

Anche in tempi di emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, avete voluto dare una testimonianza concreta del vostro impegno.

“E’ stata lanciata una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi in favore di tre realtà del territorio, in prima fila nell’assistenza sanitaria, come la Misericordia, la Croce rossa italiana e l’Associazione Vita, finalizzata all’acquisto di sanificatori”.

In che modo andrebbe rilanciata la provincia di Avellino?

“Tutelando e valorizzando il patrimonio paesaggistico e naturalistico dell’Irpinia, insieme ai prodotti tipici di qualità. Gli splendidi e caratteristici borghi della nostra provincia possono trasformarsi in un’attrazione e risorsa importante, a fini turistico-ricettivi.  C’è però bisogno di una strategia complessiva, capace di dare impulso, anche attraverso la realizzazione delle infrastrutture necessarie, ad uno sviluppo sostenibile, per creare occupazione ed arrestare lo spopolamento delle aree interne. Occorre incoraggiare le iniziative e le start up che vanno in questa direzione. Possono esserci importanti prospettive per le piccole città, in grado di garantire vivibilità e servizi. Ed i giovani del Sud non saranno costretti ad andare via”.